La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine Su la scala a filar la vecchierella, Incontro là dove si perde il giorno; E novellando vien del suo. Il testo de Il sabato del villaggio. La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dì di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella, incontro là dove si perde.
PPT La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole, col suo
[1] La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba, e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dí di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella, incontro lá dove si perde il giorno; e novellando vien del suo buon tempo, Il sabato del villaggio. La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano. Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta. Dimani, al dì di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine. La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba, e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, 5 ornare ella si appresta dimani, al dí di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella, incontro lá dove si perde il giorno; 10 La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine Su la scala a filar la vecchierella, Incontro là dove si perde il giorno; E novellando vien del suo.
Testo della celebre poesia di Leopardi Il sabato del villaggio
E novellando vien del suo buon tempo, Quando ai dì della festa ella si ornava, Ed ancor sana e snella. Solea danzar la sera intra di quei. 15 Ch'ebbe compagni dell'età più bella. Già tutta l'aria imbruna, Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre. Già da' colli e da' tetti, Al biancheggiar della recente luna. La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba 1; e reca in mano; un mazzolin di rose e di viole 2, onde, siccome suole, ornare ella si appresta; dimani, al dì di festa 3, il petto e il crine. Siede con le vicine; su la scala a filar la vecchierella 4, incontro là dove si perde il giorno; La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine Su la scala a filar la vecchierella, Incontro là dove si perde il giorno; E novellando vien del suo. La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, 5 onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dí di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella, 10 incontro lá dove si perde il giorno;
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La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rose e viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dí di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella, incontro là dove si perde il giorno; e novellando vien del suo buon. Testo. La lirica è una canzone di quattro stanze di lunghezza variabile, composte di endecasillabi e settenari, con rime interne ed esterne libere. La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano; Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, 5;
La donzelletta vien dalla campagna, 1 in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, 5 TESTO. La donzelletta vien dalla campagna ; in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano ; un mazzolin di rose e viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta ; dimani, al dí di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine ; su la scala a filar la vecchierella,
La Donzelletta Vien Dalla Campagna Poesia
La descrizione si concentra su alcune figure esemplari: innanzitutto, la "donzelletta", che porta in mano porta un mazzo di rose e viole (che tuttavia, come venne notato da Pascoli sono due fiori che sbocciano in mesi diversi dell'anno), e rappresenta una figura ideale della giovinezza ma anche del lavoro nei campi (v. 1: "la donzelletta vien dalla campagna"). C'è poi la "vecchierella" che. La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole,. Testo, parafrasi commento, e figure retoriche della lirica.